Il consigliere comunale Iandolo auspica una convocazione in tempi rapidi per dare risposte celeri alla città
Sono passati dieci giorni dall’approvazione della delibera di Consiglio Comunale che istituiva il Gruppo di Lavoro per studiare e predisporre una proposta di Patto di Integrità
e/o una Proposta di Codice Etico” da realizzare in novanta giorni e ad oggi questo non si è ancora riunito. Proprio oggi il consigliere comunale Iandolo ha rinnovato la richiesta al Presidente del Consiglio Comunale di provvedere in tempi rapidi al suo insediamento.
Una proposta nata per dare una risposta ai gravi episodi accaduti a settembre in città e in seguito al Consiglio Comunale monotematico tenuto il 7 ottobre.
Un problema, quello della presenza della camorra in città, che allora si percepiva solo parzialmente, ma che nei giorni successivi è emerso con maggiore violenza a causa delle inchieste della DDA sul Nuovo Clan Partenio e degli arresti effettuati in tutta la provincia.
E quella del gruppo di studio, secondo il consigliere Iandolo, è stata una risposta fin troppo timida. Queste indagini, infatti, partite già da quattro anni, sono la dimostrazione di come mentre la politica arrancava, la criminalità organizzata ha fatto i suoi interessi indisturbata. Proprio in questo momento, infatti, non bisogna abbassare la guardia e lavorare sul piano culturale e sul piano normativo per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata in tutti gli ambiti.
“Avrei preferito una commissione antimafia – sottolinea il consigliere Iandolo – così come avviene a Milano e in altre città e come previsto anche dal Ministero degli interni. Quello che auspico è che ascolteremo le istanze di terzo settore, movimenti, associazioni datoriali e cittadini per provare a scrivere insieme regole condivise a maggiore tutela di tutta la comunità”.