noi ci troviamo a discutere di quest’opera dopo molti anni, quasi decenni da quando è cominciata e sicuramente la cosa più fastidiosa non è solo il tempo che stiamo impiegando, diciamo, per realizzarla ancora, non abbiamo il piacere di poterci salire sopra, ma sono anche ovviamente la questione economica e i soldi spesi, soldi che così come per la Metropolitana Leggera per altre opere molto spesso non sono bastati, con ritardi molto spesso ingiustificati, ritorno sulle questioni, che hanno già pronunciato insomma il Consigliere Preziosi ed anche il Consigliere Santoro, ma in questo momento ci sembra anche difficile poter interloquire con l’Amministrazione in quanto noi siamo fermamente convinti che la questione della Mobilità sia una questione strategica della nostra Città, che
non possa essere affrontata soltanto guardando al tema della etropolitana Leggera, perché la Metropolitana Leggera è utile innanzitutto se collega la Città ad altri mezzi pubblici.
Parte dalla Stazione, arriva a Valle, in questo momento abbiamo delocalizzato il Terminal e quindi non collega più con quelle che sono molte altre linee, poi ci mette anche nelle condizioni soprattutto di dire che il progetto che prevedeva la capacità di arrivare dalla Ferrovia a Valle in 7 minuti, tra l’altro come ci ricordava il Consigliere Santoro con numerose stazioni, con numerose fermate, quindi diciamo questo risulta… vi chiedo per cortesia un po’ di silenzio perché io non riesco a seguire il mio discorso… ovviamente questo rende questa opera, che c’è costata milioni di Euro e che ci sta costando anni di impegno da parte di diverse Amministrazioni, che si sono succedute fino a questo momento, è arrivato il momento probabilmente di fare chiarezza e quindi di inserire quest’opera per la quale tantissimi si sono spesi affinché venisse ultimata e quindi venisse completata e si potesse anche, diciamo, testare la bontà di quest’opera in un sistema di mobilità complessivo.
Lo ricordavano prima, la necessità dei parcheggi, come immaginiamo di togliere dalla strada le automobili private per far utilizzare la Metropolitana Leggera e quindi per ammortizzare quel costo?
Io sarò forse anche in controtendenza, ma dico che come Comunità dovremmo essere contenti di investire delle risorse economiche per manutenere un bene probabilmente molto costoso, se in questo bene riusciamo a trovarne una convenienza di tempo, una convenienza
di salute e soprattutto una convenienza di utilità.
Pensiamo ancora oggi che la Metropolitana Leggera, questo nome, secondo me, non è mai stato poi tra l’altro troppo azzeccato, ci possa portare nel futuro della mobilità per la nostra Città? Siamo convinti di riuscire a tenere le macchine fuori dal centro, di far sì che le persone possano lasciare le proprie macchine nelle stazioni insomma di approdo, nei parcheggi, che dovremmo costruire e di cui non vediamo traccia, per far sì che quest’opera
riesca a garantire quella funzionalità, che è necessaria oggi alla nostra Città?
Ed allora non dovremmo avere paura di avanzare con le corsie preferenziali e inibirle alle auto, se è questo quello che vogliamo fare, se non facciamo come stiamo facendo con il Terminal in questo momento, che inibiamo alle auto, in quel caso agli autobus, e non offriamo e non garantiamo ai Cittadini non solo di Avellino, ma a tutti gli utenti che
quotidianamente si recano nella nostra Città una valida alternativa per poter venire in Città e poter cambiare le proprie abitudini, perché noi è di questo di cui stiamo parlando.
Un’Amministrazione riesce a avere una visione nel momento in cui lavora talmente bene su delle tematiche, su dei progetti come quello di una Mobilità nuova se riesce a condizionare in meglio e non in peggio le abitudini dei Cittadini, oggi mi sento di dire che noi questo non
solo non siamo in grado di farlo, ma anzi rischiamo di arretrare giorno dopo giorno perché sfiderei chiunque a conoscere senza voler ricalcare la polemica sul Terminal di cui ne abbiamo già parlato durante l’interrogazione, ma sfiderei chiunque Cittadino non pendolare a poter utilizzare un mezzo di trasporto senza conoscere le fermate, gli orari, senza sapere i collegamenti.
Avellino per quanto non ci piaccia perché ovviamente il trasporto tramite autobus non solo è molto inquinante, è anche molto invasivo e speriamo insomma che quella stazione di Avellino possa essere rilanciata perché facciamo tanti annunci anche qua e ci ritroviamo di nuovo con degli orari nuovi di Trenitalia, che portano quattro treni, che conducono tra Benevento e Salerno, ma noi ci ritroviamo oggi a non avere, a non lavorare tra l’altro su una potenzialità di Avellino che è quella di un trasporto con gli autobus che consente di collegare la nostra Città con tantissime altre destinazioni in Italia e in Europa e noi questo non siamo in grado di dirlo e non sappiamo farlo diventare un punto di forza perché gli utenti, i Cittadini occasionali e pendolari devono cercare gli orari navigando tra siti in cui molto spesso è anche difficile recepirli.
Allora se noi vogliamo parlare di Mobilità alternativa inserendo anche la Metropolitana Leggera in quello che deve essere un disegno fondamentale, cioè il punto vero oggi ci interroghiamo sull’utilità, la non utilità, il costo, non il costo, ma noi queste domande non ce le dovremmo nemmeno fare, perché dovremmo dare giustizia a soldi spesi dal Ministero, dalla Regione e quindi dai Cittadini e dovremmo costruire da qua ai prossimi anni un
sistema di Mobilità integrato tra automobile, mezzi di trasporto pubblico su gomma, mezzi di trasporto su ferro, cercando di offrire agli utenti la maggiore facilità su questo tema.
Allora se siamo disposti a farlo, se siamo disposti ad investire in questo, ovviamente integrando anche le due ruote, quindi le biciclette perché nella nostra Città è possibile fare anche questo, se siamo disponibili a fare questo da domani mattina probabilmente la Metropolitana Leggera in tutto questo disegno avrà un senso e soprattutto sarà un elemento fondamentale e probabilmente tra 5 anni non ci diremo che sono troppi uno ogni 6 minuti,
forse proveremo anche a raddoppiare.
Ma se da ieri non facciamo quest’operazione e quindi non proviamo a calare quest’opera in un sistema complessivo che riesca innanzitutto a supportare gli utenti, a dare anche i giusti servizi, molto spesso a ridosso delle fermate non c’è alcun tipo né di segnaletica orizzontale, verticale, né nessun tipo di tabella oraria, quindi davvero gli unici fortunati da un lato e
sfortunati dall’altro sono i pendolari, che conoscono a memoria gli orari quando il pullman gli passa nella zona e dove li porta.
Se ci dovessimo muovere, se oggi noi da qua dovessimo arrivare all’Ospedale con il mezzo pubblico oppure in qualunque altro quartiere, sfido chiunque di noi a conoscere gli orari e soprattutto le fermate precise e questo, diciamoci la verità, in una Città del 2020 ovviamente
non è una situazione di civiltà.